Responsabilità Professionale Medica e Sanitaria. In attesa dei Decreti Attuativi leggiamo la Legge Gelli-Bianco e le novità in materia. Cosa suggerisce di mettere in primo piano la “lente assicurativa” del nostro capitano di lungo corso, Ing. Luigi Burei? Prima puntata. Come Broker Assicurativo, saluta con favore questa riforma ? Ricordiamo che la Legge 24, detta anche Legge Gelli-Bianco è stata definitivamente approvata l’8 Marzo 2017 e riguarda le Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabilità professionale sanitaria. Prima di stappare lo spumante per festeggiare, bisogna rammentare che mancano ancora i cosiddetti “Decreti Attuativi”, senza i quali la nuova Legge rischia di far la fine del Decreto Balduzzi, rimasto in gran parte non attuato. Il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con quello della Salute e con Ivass – Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni – dovrebbero provvedere nei termini di legge. Ad un primo esame potrei rallegrarmi: scatta l’obbligo di assicurarsi per strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, e per ogni professionista che entri in rapporto, anche via telemedicina o in intramoenia, con il paziente. Novità o criticità per la Responsabilità Professionale Medica – Sanitaria? Le cose non sono così semplici
Perdere l’autosufficienza. Perdere l’autosufficienza e diventare un peso quando si è un punto di riferimento, può essere un problema. Esistono delle polizze assicurative denominate LTC o Long Term Care. Vediamo in cosa consistono e se possono farci vivere più sereni oggi e domani. Da una indagine del Centro Studi Investimenti Sociali (CENSIS) del 2017 più di un quarto degli italiani intervistati in ogni fascia sociale si dice preoccupato, per il futuro, della possibilità di perdere l’autosufficienza e di trovarsi in gravi difficoltà economiche e di vita. Cosa vuol dire paura di perdere l’autosufficienza? Innanzitutto e’ necessario spiegare cosa si intende per “perdere l’autosufficienza”. Essa si verifica quando una persona in genere anziana o disabile, non è più in grado di svolgere per malattia o incidente, alcuni atti quotidiani come: farsi il bagno o la doccia vestirsi e svestirsi lavarsi muoversi essere continente bere e mangiare avere memoria e una funzionalità verbale e logica efficace Non essere più in grado di esercitare una o più di queste abilità “normali”, rende necessaria l’assistenza di un’altra persona. Se l’assistenza pubblica non aiuta L’assistenza pubblica in Italia non riesce a far fronte alla domanda dei non autosufficienti per quantità e qualità dei servizi offerti. Infatti
Tra le Assicurazioni e chi esercita la professione medica, la notizia è forte: ASSICURATRICE MILANESE obbligata a sospendere la vendita delle polizze RC Professionale Medici. Ecco alcune dritte per evitare i pericoli più seri. RC Professionale per Medici. Un tema di scottante attualità. E’ del 29 maggio 2015 il comunicato IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che ha pesantemente sanzionato l’Assicuratrice Milanese. Nel testo si entra nel merito delle misure correttive che la compagnia dovrà mettere in campo e, soprattutto, degli obiettivi che con queste ci si prefigge di raggiungere. Sotto il cappello di “criticità emerse nell’offerta e nell’esecuzione dei contratti relativi alla polizza Responsabilità Civile Professionale Medico” commercializzata da Assicuratrice Milanese colpisce soprattutto che la Compagnia abbia fin qui operato Senza distinguere nella proposta commerciale tra target diversificati (medici in strutture private e pubbliche o medici con attività ambulatoriale) Senza accertare (attraverso gli appositi questionari sull’adeguatezza) se al momento della stipula sussistesse una copertura di “primo rischio” nella struttura in cui opera Senza chiarire in modo inequivocabile che in caso di non sussistitenza della copertura, la polizza RC non sarebbe stata operativa. Non conoscendo i dettagli dei fatti oggetto di contestazione, non è possibile esprimere giudizi approfonditi su questi provvedimenti. Tuttavia