Insurtech: integrare tecnologia e assicurazione per servire le PMI

Il 23/1/2018 è nata “Privacy & Cyber Risk” la soluzione Insurtech di G DATA per le PMI. Integra tecnologia per la sicurezza informatica perimetrale e trasferimento assicurativo del rischio di responsabilità civile derivante dalla gestione e dal trattamento dei dati. Ecco come Margas ha dato il suo contributo.   Privacy & Cyber Risk: innovazione assicurativa “Realizzare progetti assicurativi innovativi è una delle attività più importanti per Margas. E’ il caso del progetto Privacy & Cyber Risk di G DATA, la prima soluzione italiana integrata di tecnologia e servizi per PMI, a cui siamo orgogliosi d’aver dato il nostro contributo.” Così, Cesare Burei, CEO di Margas. Obiettivo? Dare un plus alla Cyber Security In previsione dell’imminente attuazione del nuovo Regolamento per la Protezione dei Dati Personali (GDPR – 25 maggio 2018) il produttore di tecnologie per la sicurezza informatica delle PMI, G DATA, ha fortemente voluto l’integrazione tra le proprie tecnologie e lo strumento assicurativo. L’idea del Country Manager Italia Giulio Vada nasce da una convinzione: solo un’accorta gestione del rischio, dalle adeguate misure tecnologiche al trasferimento assicurativo, può permettere alle imprese di essere digitali e competitive sicure, ma allo stesso tempo aperte allo scambio di informazioni e infine in possesso

GDPR. Adempimento oneroso o driver di Cultura del Rischio?

GDPR o 679/2017, la nuova disciplina in materia di protezione dei dati personali sostituirà l’attuale Codice Privacy. In applicazione dal 25 maggio 2018. Spunti di riflessione e programmazione da un meeting per dieci aziende del padovano interessate a comprendere meglio cosa fare nei prossimi mesi. Vieni ai prossimi appuntamenti con Margas Al tavolo con il GDPR La chiave di volta del meeting dello scorso 5 maggio è stato il GDPR, materia interdisciplinare che ben si presta alla nostra visione di un mondo di rischi correlati che richiedono una gestione condivisa tra i risk owner aziendali in primis e poi con i partner esterni. In questo caso BCL & Partners e SET Group, rispettivamente uno studio legale e un partner tecnologico del territorio, hanno invitato Margas a tenere il punto di vista alto sul Cyber Risk Management e completare le informazioni con il punto di vista delle soluzioni assicurative, che nel mondo delle imprese pro-attive sono strumento imprescindibile ed efficace. Manca un anno alla data in cui il nuovo Regolamento Europeo della Privacy, già in vigore, diventi applicabile e da poche settimane sono state pubblicate le linee guida. Anche gli avvocati, che come BCL & Partners si sono attrezzati e hanno acquisito la certificazione

Dark Web: i criminali vittime della loro reputazione

I criminali del Dark Web sono vittime della loro reputazione. Bucato AlphaBay, “noto” sito e-commerce del Dark Web. 200.000 i messaggi di posta rubati contenenti dati sensibili degli utenti. Ne dà informazione con le scuse lo stesso amministratore del marketplace, preoccupato di non perdere i suoi affezionati clienti. Reputation is reputation. Notizie dal Dark Web: Hacker si infiltra nel mercato degli Hacker! Sentito parlare di “dark web” ? La rete che prolifera subito sotto la superficie di Internet che navighiamo noi comuni mortali. Qui circolano ogni genere di informazione e bene illegale. Nel Dark Web si possono trovare siti di tutti i tipi, tra cui veri e propri e-commerce illegali. Vi ricordate Silk Road ? Il suo fondatore Ross Ulbricht è stato condannato all’ergastolo agli inizi del 2015. E con l’occasione il titolo di piu’ grande sito “black” di e-commerce e’ passato ad AlphaBay. Ebbene, anche AlphaBay ha le ore contate, dato che un hacker (che non sappiamo definire se white, gray o blackhat – ovvero buono, mercenario o cattivo) e’ riuscito a violarne le difese e a pubblicare le conversazioni arricchite di dati personali degli utenti (mail, numeri di telefono, codici bitcoin, etc.) e poi a ottenere la lista di tutti

DATI PERSONALI: DA SAFE HARBOR A PRIVACY SHIELD

Il World Economic Forum preconizza che i dati personali diventeranno una vera e propria asset class. ll mercato dell’advertising online che su questi dati si basa è in continua crescita (oggi si aggira intorno ai 68 miliardi di dollari) e così quello dei Big Data che probabilmente raggiungerà i 50 miliardi di dollari entro il 2017. L’Europa rappresenta un mercato di consumatori e i colossi della gestione di dati si trovano negli USA. L“UE-USA Privacy Shield” è il nuovo accordo sul trasferimento e trattamento di dati personali di cittadini digitali europei negli Stati Uniti che sostituirà dopo 15 anni il Safe Harbor, dichiarato invalido alla fine del 2015. Il mercato e i cittadini attendono di conoscere a breve le indicazioni operative. Eccovi una narrazione di questa storia. Il Trasferimento dei Dati Personali L’Art. 25 comma 1 della Direttiva 95/46 e l’Art. 44 del D. Leg. 196/2003 vietano il trasferimento dei dati fuori dall’Unione Europea (incluso Norvegia, Islanda e Liechtenstein) a meno che non vengano garantiti livelli di sicurezza adeguati e in presenza delle seguenti condizioni: Consenso scritto esplicito Per esecuzione degli obblighi derivanti da contratto stipulato in favore dell’interessato e in genere non in casi di relazioni commerciali b2b Il