Margas: 2019, un anno per la cultura assicurativa e i rischi digitali

Il 2019 volge al termine. Anche per Margas è tempo di bilanci. Un anno intenso che si contrassegna per l’impegno profuso nell’associazione di categoria, nella diffusione di cultura assicurativa e rischi digitali nelle imprese e nel mondo dell’intermediazione. Innumerevoli le docenze, la partecipazione a convegni, i progetti di consulenza     Il nostro impegno per la cultura assicurativa e i rischi digitali E’ stato il 2019, un anno che ha visto il lavoro strettamente assicurativo dedicato alla clientela, unirsi con un maggior impegno nella diffusione della competenza e consapevolezza assicurativa e dei rischi, perfettamente in linea con le raccomandazioni delle istituzioni di riferimento come ANIA, AIBA, IVASS. Proprio da queste proviene nel corso del 2019 la denuncia di un gap importante tra l’Italia e l’Europa nella domanda assicurativa, e la rilevazione del cyber risk come una delle principali linee di rischio attuali (vedi approfondimento a piè di pagina). Margas ha voluto rispondere a questi stimoli muovendosi su più fronti: L’offerta di nuovi servizi alle imprese La partecipazione a convegni dedicati agli imprenditori Cultura assicurativa: Focus Edilizia Formazione al mondo dell’intermediazione assicurativa Impegno nell’associazione di categoria Servizi alle imprese per sostenere cultura assicurativa e percezione dei rischi digitali L’attività di consulenza ha giocato

Nicola Burei, delegato AIBA dei Broker assicurativi del Nord-Est

Il 25 Febbraio 2019 i Broker assicurativi del Nord-Est hanno eletto l’Ing. N. Burei, co-amministratore di Margas, loro nuovo portavoce all’AIBA, associazione dei broker assicurativi. In questa intervista doppia il delegato uscente G. Stoppato (Cogeass Broker) e il suo successore si confrontano sul passaggio del testimone, il punto sulla professione e il futuro del broker nel tessuto imprenditoriale   Dott. Stoppato, è cambiato il ruolo di AIBA durante il suo mandato? Ho avuto l’onore di rivestire l’incarico di delegato dei broker assicurativi del Nord-Est per ben due mandati e dunque un totale di sei anni. La mission di AIBA, la nostra associazione nazionale, non è fondamentalmente mai cambiata: da un lato essere un punto di riferimento per i soci, dall’altro promuovere la cultura assicurativa nel Paese e presso le imprese. Certamente invece sono cambiati il contesto in cui AIBA opera e quindi le esigenze dei Broker associati. Un contesto in evoluzione per i broker assicurativi Tra i fattori che ritengo stiano cambiando il nostro modo di lavorare c’è senz’altro il processo di concentrazione dei gruppi assicurativi con cui i broker si interfacciano; poi le innumerevoli novità sopraggiunte nel quadro normativo, che hanno portato complessità e incertezza nel tessuto imprenditoriale dei cui

Margas, il Broker Assicurativo di domani sul Sole 24 Ore

Broker assicurativo. Quale ruolo nel futuro? In occasione del convegno AIBA – Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni – dedicato il prossimo 31 marzo a “Il futuro del Broker? Una sfida al presente”, il Sole 24 ore dedica ampio spazio alla posizione di AIBA e a una selezione di Broker pronti a dare le loro risposte. Il Broker Assicurativo nella visione di AIBA. Il Presidente Carlo Marietti mette al centro di ogni considerazione sul futuro dell’intermediazione assicurativa e in particolare del ruolo del Broker assicurativo, il contesto economico e produttivo interessato sempre di più da una rivoluzione tecnologica e digitale che non si può più ignorare. Il broker si deve delineare come la figura chiave del trasferimento di nuovi e complessi rischi in un mondo che cambia velocissimamente e presenta grandi aree di incertezza. Con competenza tecnica e un deciso approccio consulenziale. Marietti individua per le imprese quelli che sono a suo avviso i rischi maggiori delle imprese oggi e nel prossimo futuro, rischi capaci di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende e la loro competitività: instabilità geopolitica rischi climatici rischi reputazionali e infine i cosiddetti rischi cyber o informatici, a cui tra l’altro quelli reputazionali possono essere