
Pianifica il tuo appuntamento con noi e il 15 marzo ore 9.15 vieni alla Tavola Rotonda!
Margas con lo Studio Legale Dusi e lo Studio Peritale IES, accende i riflettori su rischi e strumenti di tutela del business per fornitori IoT ICT. Un grazie a Clusit ed Astrea che sostengono la cultura del Cyber Risk Management e dunque il trasferimento assicurativo del rischio cyber! Vi aspettiamo.
Se utilizzi e fornisci servizi e prodotti ICT, partecipa!
Il Security Summit 2017 propone anche quest’anno un intenso programma di workshop, conferenze, atelier tecnologici sulla cultura della sicurezza digitale e persino un programma serale denso e intrigante su Arti e Sicurezza. Chi ha una visione strategica della gestione della sicurezza, è parte della IoT Supply Chain da produttore/fornitore, ma anche da cliente faccia due cose importanti:
- pianifichi nei tre giorni del Security Summit un incontro con l’unico Broker tra i BIG della Security della manifestazione per conoscersi e e portare a casa le prime indicazioni sulla Cyber Risk Insurance e le coperture specifiche per la Responsabilità Professionale ICT
- si iscriva alla prima Tavola Rotonda del 15 marzo:
“Cyber Risk Insurance – Come tutelo la mia attività nel mondo IoT“.
E’ una tavola rotonda che darà l’occasione per valutare in modo diverso l’aspetto assicurativo alla luce delle nuove filiere che il mondo IoT sta facendo nascere.
Dal confronto nascono nuove idee, al Security Summit come in azienda
Partendo da alcuni noti attacchi a sistemi IoT, si metteranno in evidenza le criticità relative alle responsabilità dei soggetti coinvolti in ICT/IoT supply chain rispetto a servizi professionali, infrastrutture e prodotti forniti e le possibili soluzioni assicurative a copertura di nuovi rischi in continua evoluzione.
La necessità e le modalità di tutela del business dal punto di vista assicurativo, si delineeranno dal confronto tra
- il perito assicurativo, quello cioè che per le Assicurazioni valuta il sinistro, che ha il compito di essere molto analitico e mette a dura prova tutti i soggetti coinvolti, polizze assicurative comprese
- l’avvocato che valuta se i contratti di fornitura, l’esposizione col Garante della Privacy o le chance di farcela tribunale
- il broker assicurativo con vision da risk management, che deve valutare correttamente il rischio e a identificare e personalizzare le polizze assicurative adatte all’attività oggetto o causa di possibile sinistro.
Sempre tenendo presente che in questo momento storico ci si avventura in territori completamente nuovi.
L’importante è conoscere l’obiettivo
Innanzitutto dobbiamo rispondere alla domanda: “Cosa ho da perdere?”
Poi essere consapevoli dei fattori di successo o debolezza di una attività ICT, specialmente se inserita in una supply chain di cui può essere l’anello debole:
- una verifica preventiva degli aspetti critici connessi a privacy, contratti di fornitura e security interna
- una corretta gestione del programma assicurativo aziendale
- valutare la necessità di polizze assicurative Cyber specifiche e
è determinante.
Perché ancora IoT? Perché è il futuro dell’ICT
Nel dibattito sulle stime di sviluppo su una cosa sono tutti d’accordo: è un settore in continua crescita.
Per l’Italia così l’Osservatorio Italiano Internet of Things: +30% annuo con un mercato degli oggetti interconnessi da 2 mld di euro. Smart Home, Smart Car, Smart City e infine Industrial IoT le applicazioni col maggior potenziale di crescita.
L’IoT è la risposta alla domanda di consumatori e imprese di prodotti, servizi ed esperienze sempre più personalizzati, accessibili, portatili, flessibili, senza soluzione di continuità ed erogati in tempo reale. Una forte convergenza di tecnologie che danno origine a nuove opportunità d’impresa e competitività, ma anche a nuovi rischi.
Quando l’IoT è sotto attacco
L’ospedale di Hollywood, Eye Pyramid, le porte dell’albergo austriaco, Mirai Botnet su Telecom Deutschland e Dyn, Tesco Bank, centrali termiche di edifici Finlandia,…:
il 2016 ha visto esplodere una serie di casi che hanno evidenziato debolezze negli ecosistemi IoT.
Debolezze che si traducono in
- disservizi o fermo d’attività
- problemi con la permanenza sul mercato di prodotti/device
- rischi privacy
- perdite ingenti di fatturato e reputazione
- costi puri.
Ma chi paga? Chi può rivalersi su chi?
IoT Supply Chain: una rete di responsabilità per prodotti, servizi e aziende
Se sono proprietario della infrastruttura di sistema e di telecomunicazioni o di un’azienda 4.0,un vendor/produttore di device, gateway o piattaforme IoT, ISP o gestore della Field Infrastructure, cloud service provider e big data storage, application software e firmware developer & vendor, system integrator e MSP e infine un cliente business o consumatore, sarà meglio che io conosca il mio profilo di rischio e di responsabilità.
I rischi
Sono Privacy e Sicurezza le parole d’ordine per un ecosistema fatto di interazione di prodotti e servizi:
sensori connessi, reti wired e wirless, apparati di rete, mobile devices, storage ed big data analisys in cloud, software application, dati personali o business critical e tante professionalità.
Trasferire i rischi alle assicurazioni si può
Interrogarsi su questi aspetti è molto importante. E’ il presupposto fondamentale per ridurre i rischi e trasferire il residuo alle Assicurazioni. A disposizione ci sono Polizze Responsabilità Civile Professionale ICT, RC Prodotti, Polizze Cyber specializzate e tagliate su misura.
Ti aspettiamo dal 14 al 16 marzo al
per il nostro intervento e per incontrarti al nostro desk nell’area espositori.
Iscriviti al convegno e vai alla pagina dedicata ai nostri meeting B2B “Cyber Insurance per il business @SecuritySummit2017”