Computer insicuri e gestione assicurativa del rischio

I computer non saranno mai sicuri. Per gestire i rischi guardiamo agli aspetti finanziari oltre che tecnologici. Così The Economist, che ha pubblicato un interessante articolo sulla cyber security. Con le complessità che i sistemi informativi, i computer miniaturizzati, i software e le reti stanno raggiungendo, dovremmo renderci conto che la sicurezza informatica è un mito. Quello che invece si può fare è gestire l’in-sicurezza e dotarsi di strumenti finanziari – come l’assicurazione – per affrontare le crisi. Quella che segue è da considerarsi una traduzione libera dell’articolo senza alcuna pretesa di esattezza e a solo scopo divulgativo. Si consiglia pertanto di verificare la fonte citata e disponibile online. I computer non saranno mai sicuri La sicurezza informatica è una contraddizione in termini. Limitiamoci a prendere in considerazione solo l’anno appena trascorso: Cyberthieves ha sottratto 81 milioni di dollari dalla Banca Centrale del Bangladesh. L’acquisizione da 4,8 miliardi di dollari di Yahoo da parte di Verizon  è stata quasi mandata a monte da due violazioni di dati di enorme entità. Gli hacker russi hanno interferito nelle elezioni presidenziali americane. Al di là dei titoli e degli strilli, il mercato nero delle estorsioni informatiche, dell’hacking for hire (ndt: “hackeraggio su commissione) e dei

Rapporto Clusit 2017 e Cyber Insurance su Security Affairs

Do you speak English? Abbiamo risposto di sì e Security Affairs pubblica il Focus On su Cyber Insurance del Rapporto Clusit 2017. Cyber Insurance dal Rapporto Clusit a Security Affairs Security Affairs è una delle testate più apprezzate sui temi del Cyber Risk e della Cyber Security made in Italy. Il Suo patron, Pierluigi Paganini, stimato membro del Gruppo di Lavoro Cyber G7 2017, ha chiesto a Margas e Via Virtuosa – per gentile concessione di CLUSIT – di pubblicare la versione in lingua inglese del contributo su Cyber Risk e Cyber Insurance al Rapporto Clusit 2017. Siamo onorati, ringraziamo e ne diamo notizia con piacere. La versione inglese dell’articolo è stata curata da Cristina Marchesi, prima donna Broker d’Italia, giornalista e co-fondatrice di Margas. Ci siamo affidati a Lei e alla Sua lunga esperienza di lavoro e amicizia con gli Stati Uniti. Speriamo con ciò di aver contribuito nel nostro piccolo non solo a rendere accessibile e visibile il Rapporto Clusit sulla Sicurezza Informatica in Italia agli anglofoni e a professionisti stranieri, ma di aver messo a disposizione uno spicchio di realtà italiana e dei temi che si discutono qui su gestione del rischio e organizzazione aziendale, di cui il trasferimento

Il gusto del coraggio di una cioccolateria dopo il terremoto

Cesare Burei, co-amministratore di Margas, e sua moglie Dora in viaggio attraverso il centro Italia del Terremoto 2016. Dall’incontro con l’imprenditrice della cioccolateria Vetusta Nursia nasce la voglia di condividere e far conoscere il “gusto del coraggio” di questa realtà imprenditoriale.   In viaggio nelle zone terremotate Mia moglie Dora ed io abbiamo attraversato recentemente le zone del centro Italia colpite dal terremoto del 2016. Paesi cancellati come Arquata del Tronto o gravemente feriti  come Accumoli, Amatrice e Norcia. C’è tantissimo ancora da fare, ma vediamo tante persone al lavoro: dai Vigili del Fuoco, ai soldati dell’Esercito, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa e naturalmente i Volontari. Abbiamo visto le famose casette prefabbricate ancora in costruzione e tante macerie ancora da rimuovere. Attività commerciali e artigianali con le insegne spente e le serrande abbassate. C’è chi ha dovuto andarsene, c’è chi non ha potuto ancora riprendere l’attività. Tante persone pero’ hanno deciso di RESTARE, nonostante tutto, come Arianna Verucci, titolare della Cioccolateria Vetusta Nursia di Norcia (PG) e i suoi dipendenti. La golosità mia e di mia moglie ci hanno fatto entrare nel negozio dell’azienda e la cortesia e il sorriso di chi ci illustrava le prelibatezze hanno aperto